L’integrazione degli immigrati stranieri è un altro punto scoperto dell’azione amministrativa della giunta 5 stelle. A dimostrarlo, dopo il colpo dell’autoscioglimento del Tavolo Immigrazione per mancata interlocuzione da parte dell’Amministrazione Comunale, è arrivata la replica confusa della giunta.
L’unica cosa che si percepisce dalla presa di posizione del sindaco Pizzarotti è che … non ha una posizione, e quindi delle politiche da attuare, in merito alla problematica dell’immigrazione.
Dal comunicato diffuso ieri dal Comune si percepisce il solito “discuteremo, faremo” che ormai è consuetudine della sostanziale inazione dell’Amministrazione Comunale mentre riflette sul da farsi.
Intanto il Tavolo Immigrazione ha atteso più di sei mesi per avere un incontro con la vicesindaco, la quale li ha rimandati a successive scadenze. Inevitabile che ne traessero le conseguenze. Gli stranieri del Tavolo Immigrazione erano, e sono, tra le figure più rappresentative in città delle varie comunità di stranieri. Per citarne solo tre: il presidente della comunità islamica; il presidente dell’associazione degli albanesi; il factotum organizzatore di importanti manifestazioni culturali, che tanto hanno dato in termini di conoscenza e integrazione.
Se non piaceva la realtà del Tavolo (eredità dell’Amministrazione precedente e quindi di per sé opera del diavolo, pare di arguire) si poteva benissimo aprire una nuova strada, rendendo il percorso trasparente con un’interlocuzione politica adeguata, magari coinvolgendo il consiglio comunale nelle sue strutture.
Invece scopriamo che l’Amministrazione tratta gli immigrati, che in diversi casi sono parmigiani acquisiti da molti anni, come cittadini di serie B, affidando a “mediatori linguistici culturali” il compito di un monitoraggio dell’esistente, come si dovesse ripartire da zero. E, intanto, il tempo passa e il tessuto sociale si sfilaccia.