mutui

Sono sempre più numerosi i casi di contratti di mutuo in cui vengono scoperti tassi usurai che ne eliminano la validità. Secondo infatti la legge italiana, i contratti di mutuo che si rivelano come delle forme di usura sono nulli: il debitore, pertanto, non deve neanche dare interessi alla banca che gli ha concesso quel mutuo e deve riavere indietro gli interessi che ha pagato. Confconsumatori ha realizzato un vademecum rivolto a tutti i cittadini in cui sono presenti alcuni consigli ed informazioni utili a comprendere se sia possibile applicare la legge contro l’usura anche per il proprio mutuo.

Il debitore deve sempre essere in possesso del contratto di mutuo, l’unico documento valido per accertare la sua situazione.

Se il debitore non è in possesso del contratto deve fare richiesta alla banca di una copia, copia che deve necessariamente essergli consegnata.
Sulla base delle indicazioni presenti sul contratto è necessario valutare con grande attenzione il tasso d’interesse applicato sul mutuo. Considerando che si tratta di un controllo piuttosto specifico i debitori possono ovviamente richiedere l’aiuto di una persona esperta, di un ragioniere ad esempio oppure di un commercialista.

Il tasso di interesse deve poi essere confrontato con il tasso di soglia.

Nel caso in cui il tasso d’interesse risulti più elevato rispetto al tasso di soglia il debitore deve inoltrare una diffida alla banca, diffida in cui si chiede che venga messo in atto il principio secondo cui quel contratto non è valido.

Se la banca segue i diritti del debitore la situazione può dirsi conclusa. Se invece la situazione non si dovesse risolvere è ovviamente necessario richiedere una perizia e poi passare alle vie legali.

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