di ANDREA PAPA – A Corcagnano ci credono ancora. E quella stanzetta dai mille colori, con pochi scaffali e tanti libri, è ancora lì al secondo piano dell’ex municipio cittadino. Questa è la storia della piccola biblioteca comunale di Corcagnano, nata quasi per caso nel 2011, che ormai raccoglie oltre tremila volumi, molti dei quali donati dai cittadini; e sono 170 i “tesserati”, che di anno in anno rinnovano gratuitamente l’abbonamento associativo, provenienti da Corcagnano stesso, ma non solo, dal momento che la biblioteca svolge il servizio anche per i paesi limitrofi come Gaione, San Ruffino, Carignano, Alberi, Vigatto e Panocchia.
Il servizio opera attivamente da due anni grazie al centro Casa Azzurra, gestito dall’Associazione Traumi, onlus che opera nella prevenzione dell’infortunistica stradale e si occupa delle persone che si sono riprese da un trauma cranico, come dimostra il fatto che infatti l’addetto ai libri è una persona reduce da un grave incidente stradale, che ha ottenuto il posto di lavoro grazie ad una borsa-lavoro del Comune di Parma. Ad esso si aggiungono inolte un’altra decina di volontari.
Tutto bene quel che finisce bene? No, perché la mini biblioteca (o perlomeno una delle due stanze, la prima è stata ceduta in comodato d’uso gratuito dalla precedente amministrazione) non ha ancora ottenuto dal Comune una concessione d’utilizzo, e la stanzetta rimane quindi abusiva. E così, per uno dei tanti paradossi italiani, il Comune non sa bene in che categoria inserire i gestori e nemmeno quanto far pagare l’affitto. Intanto il servizio di prestito continua, in silenzio. E senza gravare sulle spese dell’ente: tinteggio, ristrutturazione, pittura della stanza sono stati totalmente assorbiti dall’associazione. Per i mobili, ci ha pensato l’Ikea.