Quando la politica si faceva sui muri
Venerdì 24 ottobre 2014 alle ore 18.00, all’Enolibreria Chourmo di via Imbriani 56, il Centro studi movimenti presenterà il libro di William Gambetta “I muri del lungo ’68. Manifesti e comunicazione politica in Italia”, edito qualche mese fa da Derive Approdi. Uno studio ampio, accurato e multidisciplinare su uno dei principali strumenti della comunicazione politica del dopoguerra che, tra la metà degli anni Sessanta e i primi Ottanta, ha conosciuto una vera e propria rinascita, sia nel linguaggio grafico che nelle forme d’informazione e agitazione. Con l’onda lunga del ’68 italiano, nel vivo di quelle mobilitazioni, la grafica politica si rinnovò su più livelli e sulla base di molti nuovi stimoli: dalla creatività giovanile agli impulsi che provenivano da altri paesi, dai manifesti del Maggio parigino a quelli latinoamericani, dai disegni underground statunitensi ai grandi cartelloni della Cina maoista. Sperimentazioni grafiche che si intrecciarono a cliché più consueti, recuperati dall’iconografia del movimento operaio. Con il continuo confronto tra i manifesti italiani e quelli stranieri, e tra manifesti di diversi partiti e movimenti, Gambetta mostra come il linguaggio della rivolta abbia influenzato l’immaginario politico e le sue rappresentazioni iconiche. Tutto ciò fino ai primissimi anni Ottanta, quando con il declinare dei movimenti e il ritorno della politica nei luoghi istituzionali, il ruolo del manifesto politico declinò e la pervasività della televisione lo rese progressivamente marginale o, per lo meno, ne cambiò profondamente la funzione. Dialoga con l’autore Marco Adorni del Centro studi movimenti. L’incontro è co-organizzato da Associazione culturale Materia Off e Enolibreria Chourmo.