Usura bancaria: boom di procedimenti nel distretto di Lecce ma i processi sono lunghi e complessi
C’è un’impennata di denunce per i reati di usura bancaria in provincia di Lecce. Il dato ha raggiunto cifre talmente spropositate da indurre tutti i gip in servizio presso la Procura a convocare una riunione per coordinare la mole di richieste di rinvio a giudizio depositate nelle varie cancellerie negli ultimi mesi. E i processi molto spesso non sono così facili da incardinare.
Non è infatti mai semplice dimostrare la sussistenza del reato perché le attuali leggi tutelano le banche e molto spesso si necessita di una consulenza. Negli ultimi anni, però, complice la crisi, molti cittadini si sono rivolti alla giustizia penale bypassando quella civile e i fascicoli sono aumentati a dismisura.C’è poi un altro elemento da tenere in considerazione. Per un giudice non è agevole accertare chi abbia materialmente commesso il reato che solitamente nelle denunce o nelle stesse richieste di rinvio a giudizio viene contestato genericamente al direttore. Ma ogni denuncia deve essere attentamente valutata per comprendere chi abbia abito forzando la normativa vigente. Un’ “emergenza” ormai cronica.
E proprio in giornata si è discussa l’opposizione alla richiesta di archiviazione su un presunto caso di usura bancaria che vede coinvolto il direttore di una filiale locale. Ma il gup Carlo Cazzella si è preso tempo. Una decisione potrà arrivare solo dopo che il giudice avrà letto attentamente tutte le carte per poter comprendere con precisione come siano andati i fatti. E ci vorrà tempo, molto tempo.
Così come per tutti i fascicoli in cui si ipotizza un reato per il quale si denuncia con estrema facilità ma sempre molto complesso da verificare e accertare. In tal senso una conferma arriva tra il numero limitato di processi avviati e di sentenze culminate in condanne con i procedimenti (molto maggiore) dei procedimenti archiviati.