Fonti di governo, Italia supporta sempre alleati
Gli Stati Uniti sono pronti a sferrare l’attacco in Siria e a punire il regime di Assad, reo secondo la Casa Bianca di usare armi chimiche contro il suo popolo. Al Pentagono si attende ormai solo l’ordine di Donald Trump, che intanto ha avvertito Mosca con una sorta di dichiarazione di guerra via Twitter: “La Russia si prepari, i nostri missili stanno arrivando, belli, nuovi e ‘intelligenti’!“. Immediata la risposta: “I missili li usino contro i terroristi”.
Putin schiera le navi e avverte: risponderemo. La Casa Bianca frena:nessuna decisione finale è stata presa. E il segretario di stato Pompeo sottolinea: la guerra è sempre l’ultima risorsa.
Ma manda anche lui un avvertimento a Mosca: finiti gli anni di politica soft. La May invia intanto i sottomarini: un’azione militare potrebbe iniziare tra stasera e domani, secondo la stampa Gb. L’Onu chiede di “evitare che la situazione diventi incontrollabile”
Pattugliamenti aerei anti-Isis da Sigonella
“Il governo Usa – si apprende in serata da fonti parlamentari – ha dato la disponibilità a riferire sulla situazione in Siria. La possibile data per l’informativa, spiegano, è ancora da definire”. “Sulla risposta all’attacco chimico in Siria – ha detto la portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders – proseguono i contatti e le valutazioni tra gli Stati Uniti e gli alleati”
Cnn, lascia consigliere sicurezza Interna Trump
Il consiglio per la sicurezza nazionale Usa si è riunito ieri per discutere la risposta americana alla Siria dopo il presunto attacco chimico a Duma, attribuito dall’Occidente al regime di Damasco. A presiederlo il vice presidente Mike Pence, come ha reso noto la portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders.