Fonti locali, attacco israeliano. Ma esercito non commenta

Uno scontro armato nella serata di domenica tra Hamas e Israele ha fatto risalire d’un colpo la tensione a Gaza, tanto da far tornare nella notte il premier Benyamin Netanyahu da Parigi in patria. Secondo fonti mediche della Striscia ci sono 6 morti palestinesi e 6 feriti. Tra i primi anche Nour Barake, comandante del braccio militare dell’organizzazione a Khan Younes nel sud di Gaza dove tutto è cominciato.

L’uccisione di Barake è stata attribuita da Hamas all’azione di una unità d’elite israeliana penetrata all’interno della Striscia. Gli scontri – ha detto Hamas – sono scoppiati quando membri di un’unità speciale israeliana sono entrati nella Striscia per eliminare un suo comandante militare. I militari israeliani – ha aggiunto – sono entrati a bordo di un’auto, tre chilometri all’interno della Striscia, hanno
raggiunto una moschea e là hanno ucciso il comandante locale Nur Barake.

Una volta scoperti – ha proseguito Hamas – si è tentato di impedire il loro ritorno in Israele e sono poi seguiti attacchi da parte di velivoli dell’aviazione israeliana. L’esercito israeliano – che ha smentito il rapimento di un soldato riportato da alcune fonti e ha affermato che tutti i soldati sono rientrati – ha confermato che “durante una sua attività operativa all’interno della Striscia di Gaza si è sviluppato uno scontro a fuoco”. Fonti locali della Striscia hanno riferito che le fazioni armate palestinesi hanno proclamato lo stato di massima allerta.

Immediatamente dopo i fatti nelle zone israeliane a ridosso della Striscia sono risuonate, almeno tre volte, le sirene di allarme anti-missili. Il portavoce militare ha riferito che “sono stati identificati due lanci dalla Striscia e che entrambi sono stati intercettati dal sistema di difesa Iron Dome. Data la situazione, una riunione di emergenza è stata convocata al ministero della Difesa israeliano a Tel Aviv e alle popolazioni del sud di Israele è stato detto di restare vicini ai rifugi. Le rotte di arrivo e di partenza per i voli dell’aeroporto Ben Gurion sono state spostate più a nord vista la situazione.
fonte ansa

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