Comunque vada, il motomondiale di quest’anno si svolgerà in maniera assolutamente inusuale: la pandemia causata dal covid-19 ha decisamente stravolto il calendario prefissato. Ad oggi risulta davvero difficile disputare le gare extraeuropee, l’obiettivo è quello di ridurre al minimo gli spostamenti e le attese in aeroporto per voli che prevedono diversi scali. Si dovrebbe partire in luglio, se i miglioramenti legati alla trasmissione del virus sarannno confermati anche nei prossimi mesi. La particolarità degli appuntamenti non sarà soltanto caratterizzata dal numero di gare nettamente inferiore alla norma, ma anche dalla scelta obbligata di correre due volte nello stesso circuito a distanza di una settimana. Molto probabilmente è quello che succederà a Jerez in luglio per le prime due gare (19 e 26). Il 9 agosto si dovrebbe disputare il GP della Repubblica Ceca (come da programma originario). Il quarto e quinto impegno si terranno in Austria il 16 e 23 agosto, per poi tornare in Spagna sul tracciato del Montmelò (Catalunya). La settima e l’ottava gara dovrebbero invece disputarsi in settembre a Misano (Gp di San Marino e della riviera di Rimini); altri due appuntamenti saranno poi previsti ad Aragon (Spagna). L’ultima corsa dell’anno si svolgerà al Ricardo Tormo, GP di Valencia, in programma come di consueto a novembre. Le gare totali dovrebbe essere quindi 11 e non 20 come stabilito all’inizio dell’anno, salvo novità nelle prossime settimane. Sarà dunque un mini campionato che vedrà i piloti sfidarsi in pochi circuiti diversi, quelli storici europei, fatta eccezione per il GP d’Olanda (Assen), quello di Germania e il Mugello d’Italia (cancellati, a quanto pare, definitivamente). Nessun pilota, nemmeno un veterano come Valentino Rossi, è mai andato incontro ad una stagione così strana e inaspettata. C’è da chiedersi se proprio questo fattore imprevedibile che renderà tutto diverso dal solito, con gare doppie e clima atipico, potrà riservare qualche sorpesa in termini di prestazioni e vincitore finale. Staremo a vedere, intanto… che lo spettacolo inizi.
Stefano Massari