In questo periodo di paralisi che ha colpito anche tutti gli sport, nell’ambito del motociclismo ed in particolare del motomondiale si parla ormai da tempo del futuro di Valentino Rossi, al suo ultimo anno in sella alla Yamaha ufficiale. Un’ultima stagione che per forza di cose non è ancora iniziata, impedendo al N. 46 di testare il proprio livello di competitività, poiché in base a questo fattore prenderà forma il suo ruolo nel 2021. Pare che la pista più probabile, ad oggi, non sia il ritiro: Rossi non vuole smettere senza aver corso 4 o 5 gare, pertanto bisognerà attendere più o meno il mese di agosto per saperne di più. Le voci del circus danno per scontato che sottoscriverà un contratto (di un anno o al massimo due) con la squadra satellite Yamaha, ovvero il team Petronas Srt, rappresentato dal manager Razlan Razali. Si dice che ci sia già un accordo ufficioso tra le due parti, ma che si debba ancora mettere tutto nero su bianco. Il Dottore ha comunque fatto intendere che se continuerà con il team satellite Yamaha, potendo comunque guidare una M1 ufficiale, non sarà per una passerella finale, ma farà di tutto per togliersi le ultime soddisfazioni della sua carriera. Il capo del team Razali è convinto che possa trattarsi di un’operazione davvero interessante e che l’unico neo sarebbe l’età non più giovanissima di Rossi, anche se, sottolinea lo stesso Razali, stiamo parlando di un grande professionista che si allena con regolarità come tutti i suoi colleghi. The Doctor sostituirebbe di fatto Fabio Quartararo, che nel 2021 occuperà a sua volta il posto di Rossi in sella alla Yamaha ufficiale. Valentino andrebbe ad affiancare il suo amico-rivale Franco Morbidelli, con cui si allena spesso e volentieri a Tavullia sul tracciato sabbioso del Ranch. Di sicuro Rossi ha ancora voglia di correre, specialmente dopo oltre due mesi di stop forzato. Chi lo conosce bene è pronto a scommettere che il 2020 non sarà il suo ultimo anno.

Stefano Massari

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