Il gestore del rifugio Lagoni in provincia di Parma è stato immortalato dalle telecamere mentre faceva sparire i segnali dei sentieri che indicavano i rifugi “concorrenti”. E’ stato condannato a quattro mesi, dieci giorni e 150 euro di multa (pena sospesa e non menzione sul certificato penale) per furto aggravato e dovrà versare 2.000 euro di risarcimento al Club Alpino Italiano che aveva collocato quei cartelli.

A tradirlo sono state le videotrappole, le piccole telecamere che i carabinieri forestali avevano installato nei boschi della montagna parmense per controllare il passaggio dei lupi.

Il motivo del gesto, secondo l’accusa, era come detto quello di ‘occultare’ quei sentieri che deviavano dal suo rifugio in modo da avere più clienti possibili.

(Fonte: Ilrestodelcarlino.it)

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