La mamma di Noemi, “la criminalità non appartiene alla vera Napoli”

ANSA / CIRO FUSCO
”Oggi è per noi un’emozione indescrivibile – ha detto Tania, la mamma della bimba – il 3 maggio è una data che ha sconvolto la nostra vita, ma vedere oggi questa stessa piazza con tanti bambini significa che stiamo lasciando un segno e continueremo a farlo.
Non so se vandalizzare il murale sia stata una bravata di ragazzini o un gesto deliberato, ma noi continueremo a dire basta a questo modo assurdo di vivere, al modo della camorra che non appartiene alla vera Napoli”.
Noemi dopo il ferimento per molte settimane rimase in rianimazione ricoverata all’ospedale pediatrico Santobono e la città si ritrovò stretta attorno a lei e alla famiglia. I cancelli dell’ospedale furono tappezzati di disegni, messaggi di solidarietà, palloncini e peluche. E a tre anni di distanza la bambina, che allora aveva appena 4 anni, porta ancora i segni di quella terribile esperienza.
”Abbiamo affrontato una lunga riabilitazione perché tornasse a camminare – sottolinea la mamma – e ha ancora problemi alla colonna vertebrale. Il nostro impegno come genitori è fare in modo che i suoi sacrifici non siano vani perché non vogliamo che quello che è accaduto a lei possa capitare a un altro bambino”. Alla manifestazione, che si è svolta alla presenza delle istituzioni cittadine e regionali, del prefetto Claudio Palomba, e del questore Alessandro Giuliano, hanno partecipato gli studenti dell’Istituto comprensivo ‘Miraglia-Sogliano’ e del liceo ‘Villari’.

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