Una pecora riesce a fuggire dal macello e da cinque giorni circola libera a Borgo San Dalmazzo. Ora si chiama “Libera”, ma rischia di essere riportata al macello!

 

Una pecora destinata al macello riesce a scappare e conquistarsi la libertà. Da cinque giorni in fuga, sta lottando per la sua vita riuscendo a sfuggire agli inseguitori che continuano a darle la caccia per riportarla al mattatoio. Succede a Borgo San Dalmazzo, dove un allevatore di ovini ha portato al mattatoio quattro pecore adulte, vendute a un macellaio del Cuneese. Appena uscite dal camion, le quattro creature si sono però date alla fuga. Tre sono subito state riprese dagli operatori, e riportate nel mattatoio dove sono state uccise, mentre la quarta, ora chiamata “Libera” dai giornalisti e dal popolo del web, ha saltato la recinzione dell’azienda e ha guadagnato di corsa la strada della libertà. “Libera vuole vivere”‘, ma stanno continuando a inseguirla e cercarla per riportarla al mattatoio.
L’associazione Meta non ci sta, e chiede l’affido della pecora che si è guadagnata la libertà.
“Gli animali sono esseri senzienti, è terribile quello che la nostra specie continua a perpetrare ai danni di queste creature che, come tutti noi, vogliono vivere e hanno diritto a vivere. Nessun animale dovrebbe andare al mattatoio, è una cosa tremenda, è una sofferenza immane essere uccisi in un macello. Gli animali non meritano tutta questa crudeltà, e la cosa più triste è che non vengono risparmiati neanche quando riescono a fuggire guadagnandosi la libertà, che è comunque un loro diritto. Quello che l’umanità sta facendo agli animali, è un vero e proprio sopruso. Gli animali si ribellano, vogliono vivere, cercano di fuggire e a volte riescono a guadagnarsi la libertà, ma vengono inseguiti, accerchiati, catturati e riportati a morire in un mattatoio. Tutto questo non rende onore all’umanità”, dice l’associazione Meta Tutela Animali e Ambiente.
“Abbiamo contattato le istituzioni di Borgo San Dalmazzo e chiesto l’aiuto del sindaco Roberta Bubbione, ci auguriamo che per Libera possa esserci un lieto fine, un lieto fine che renderebbe onore all’intera città e sarebbe inoltre un segno di luce e speranza per tutti. Lasciamo vivere Libera, si è guadagnata la sua libertà e il diritto di poter vivere.”
Associazione Meta

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