Una delle deflagrazioni si è verificata nei pressi di una fermata di autobus, in quel momento molto affollata. Elevato lo stato di allerta in città. La Jihad Islamica parla di “operazioni eroiche”. Tajani: l’Italia condanna i vili attentati
E’ uno studente di 16 anni di un collegio rabbinico il ragazzo, di origine canadese, morto questa mattina nell’attentato a Gerusalemme.
Si tratta, secondo i media, di Aryeh Shtsupack che è deceduto in ospedale a Gerusalemme per le ferite subite nell’attacco.
Due esplosioni si sono verificate stamane all’ingresso di Gerusalemme. Lo ha reso noto la polizia israeliana, La prima deflagrazione, nella porta occidentale della città, è avvenuta nei pressi di una fermata di autobus, in quel momento molto affollata. In città, ha aggiornato la radio militare, è stato elevato lo stato di allerta nel timore che ci siano altri ordigni in procinto di esplodere.
La seconda esplosione si è verificata ad uno degli ingressi settentrionali, in prossimità del rione Ramot. Secondo le prime informazioni questa deflagrazione – avvenuta in un’ora di punta durante la quale il traffico stradale era intenso – non ha provocato vittime.
Daoud Shehab, un dirigente della Jihad islamica, citato dalla radio pubblica israeliana Kan, ha detto che le esplosioni a Gerusalemme sono “operazioni eroiche” lanciate per ricordare agli israeliani che i luoghi santi islamici rappresentano “una linea rossa” che non deve essere oltrepassata. Shehab ha diretto in particolare il proprio avvertimento a due dirigenti dell’estrema destra israeliana, Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir, accusandoli di aver ”fatto irruzione” nella Spianata delle Moschee di Gerusalemme.
“L’Italia condanna con fermezza i vili attacchi terroristici a Gerusalemme. La violenza contro i civili è un atto criminale. Esprimo solidarietà al governo dello Stato d’Israele ed alle famiglie delle vittime”. Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
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