Giovanni Paolo Bernini, esponente politico ed ex presidente del Consiglio Comunale di Parma, che da poco ha ricevuto l’ultima lettera scritta da Silvio Berlusconi (del quale rappresentava il partito di Forza Italia), in cui l’ex Premier gli esprime tutta la sua ammirazione e il suo sostegno come padre politico (anche in relazione alla vicenda giudiziaria che ha colpito lo stesso Bernini), lo scorso 27 giugno ha presentato il suo nuovo libro “Colpo al sistema” (edito da Titani Editori) nella splendida cornice di un terrazzo di Parma, la città che gli ha dato i natali.

Come dichiara lo stesso Bernini, “Colpo al sistema” è l’esplosivo sequel di un suo scritto precedente uscito nel 2019, ovverosia “Storie di ordinaria ingiustizia”, il racconto della sventura politica in cui fu preso di mira dai loschi meccanismi del “Sistema”, un madornale “errore o crimine giudiziario” (come viene sottolineato nel libro), una denuncia alla criminalità latente con dedica a suo padre Paolo e a suo suocero Giorgio, due affetti importanti che “c’erano all’inizo, ma non hanno visto la fine di questa tragica vicenda”.

Il primo libro di Bernini è comprensivo della prefazione di Vittorio Feltri, non una penna qualsiasi, quasi fosse un sostegno particolarmente significativo a proposito del “ginepraio inestricabile di accuse e processi in cui Giovanni Paolo Bernini, da un giorno all’altro, è stato costretto e intrappolato”. L’uscita di “Colpo al sistema” si presenta pertanto come la continuazione di “Storie di ordinaria ingiustizia”, ma vuole fare più rumore, assestando un effettivo colpo letale alle trame giudiziarie “ordite per abbattere gli avversari politici e nascondere le reali collusioni fra politica e mafia”. Nella fattispecie vengono svelati i segreti celati dietro il “Maxi Processo Aemilia”, sorto contro la ‘ndrangheta del Nord, trasformandosi poi nel “Caos Tortora” della politica italiana. Successivamente “la sentenza del Plenum del CSM, che allontanò il magistrato titolare dell’inchiesta, ha consentito a Giovanni Paolo Bernini di chiudere l’indagine comprovante l’esistenza del filo tra il PD e la toga rossa che l’ha inquisito da innocente”: è ciò che si legge sulla quarta di copertina del libro, la chiusa finale di una complessa situazione giudiziaria e non solo.

In relazione all’intricato percorso e all’epilogo della disgrazia politica di Giovanni Paolo Bernini, si sono espresse diverse testate giornalistiche e diversi professionisti del settore, testimonianze presenti nelle pagine finali del libro, che per l’occasione contiente anche il primo scritto del 2019, come se fosse una sorta di preambolo. Spiccano per esempio le parole di Nicola Porro in occasione di un’ospitata televisiva di Bernini (“Lei Bernini qui sta facendo un passo avanti dove in questo studio non ci eravamo ancora spinti”), oppure di Piero Sansonetti (“Quello che so è che la vicenda raccontata da Bernini è vera”). Il libro “Colpo al sistema”, sottotitolato “‘Ndrangheta, PD e il PM prestato alla politica” e rafforzato dalle pagine di “Storie di ordinaria ingiustizia”, è presente nelle librerie di Parma e non solo, prenotabile anche online sulle note piattaforme.

Per concludere, una considerazione dello stesso Bernini, esternata nel giorno della presentazione del libro: «”Colpo al sistema” è un inno alla giustizia italiana, è un inno alla giustizia che va incontro ai cittadini. In Italia c’è un sistema giudiziario che va riformato. Nonostante l’assoluzione non mi sono fermato, non mi sono accontentato, perché non è così che si risolvono i problemi. Ho realizzato questo libro per dare un segnale forte, sperando che quella frase che si legge nei tribunali (“La legge è uguale per tutti”), diventi letteralmente un punto fermo della nostra vita, sia personale sia professionale».

Stefano Massari

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