Un giovane di 27 anni, residente a Lesignano de’ Bagni, in provincia di Parma, sabato 30 settembre è risultato positivo alla meningite meningococcica. Lo ha annunciato in una nota l’Azienda sanitaria locale. Il giovane è ricoverato nell’unità operativa di Malattie infettive ed epatologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma: le sue condizioni sono stabili e il quadro clinico è in progressivo miglioramento.

Il servizio di Igiene e sanità pubblica dell’Azienda Usl di Parma si è attivato subito per individuare i contatti stretti del malato, e già nella giornata di ieri, domenica primo ottobre, per queste persone è iniziata la terapia antibiotica e vaccinale prevista. Dalle informazioni raccolte, è emerso che il giovane nella notte tra il 23 e il 24 settembre dalle ore 23,30 alle 3.30 ha frequentato il circolo Fuori Orario di Taneto di Gattatico (Re). Dal momento che non è possibile escludere che contatti stretti siano avvenuti anche nel locale, l’Azienda Usl di Parma invita chi tra i residenti in provincia ha frequentato il locale quella notte, a contattare il servizio di Igiene e sanità pubblica dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17,30, chiamando il numero 335 7758097. I residenti in provincia di Reggio Emilia sono invece invitati a chiamare il 329 2104737, agli stessi orari, cui rispondono i professionisti dell’Azienda Usl di Reggio Emilia.

«Per evitare la trasmissione della malattia, coloro che hanno avuto contatti stretti con il caso confermato – spiega il direttore del servizio di Igiene e sanità pubblica dell’Azienda Usl di Parma, Silvia Paglioli – è necessario che seguano una profilassi farmacologica tramite mono-somministrazione di antibiotico. Inoltre, verrà loro proposta la vaccinazione prevista, con un vaccino inattivato già largamente utilizzato nei bambini e negli adolescenti nelle vaccinazioni in età evolutiva». La meningite meningococcica è una malattia batterica e può essere contagiosa. La trasmissione avviene con l’emissione di goccioline di saliva, pertanto, sono a rischio di contagio le persone che hanno avuto un contatto stretto (distanza inferiore a 1 metro) e prolungato con l’ammalato nei sette giorni precedenti la malattia. Il periodo di incubazione varia da due a 10 giorni, di solito 3-4 giorni. Si consiglia comunque nelle settimane successive all’ultimo contatto con il malato di porre attenzione alla comparsa di febbre con intenso malessere, mal di testa, rigidità nucale, nausea, vomito, e, spesso, petecchie (piccole macchie rosse della pelle). In caso di comparsa di sintomi dopo un contatto con un ammalato è necessario rivolgersi al proprio medico curante.

(Fonte: Corrieredibologna.corriere.it)

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