La Regione Emilia-Romagna mette a disposizione 40 milioni di euro per sostenere persone con disabilità intellettive, disturbi dello spettro autistico, salute mentale e disturbi del comportamento alimentare. Obiettivo: curare e assistere le persone più fragili e rendere possibili diagnosi sempre più precoci.

Persone con disabilità intellettive, che soffrono di disturbi dello spettro autistico o di salute mentale o devono fare i conti – e si tratta soprattutto dei più giovani – con i disturbi del comportamento alimentare o dell’apprendimento. È una vasta platea di destinatari, dai bambini più piccoli agli adulti, quella a cui dà supporto il ‘Piano attuativo salute mentale’ 2023 annunciato ieri dalla Regione.

Dei 40 milioni messi a disposizione dal Fondo sanitario emiliano-romagnolo, all’Ausl di Imola di milioni ne spettano quasi 3,3. La stragrande maggioranza (3,1 milioni) sono destinati al ‘Fondo per l’autonomia possibile-Salute mentale’: finanzieranno gli interventi di assistenza socio-sanitaria a bassa intensità dei pazienti dei Centri di salute mentale. Tra i destinatari ci sono le persone dimesse dagli ex Ospedali psichiatrici e dalle Rems – Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza – che necessitano di assistenza specifica per la salute mentale, quelle dimesse ma sottoposte a misure di sicurezza non detentiva, le persone soggette a misure alternative alla detenzione e inviate dall’autorità giudiziaria in residenze per la salute mentale degli adulti.

Altri 19.435 euro vengono invece assegnati al programma per l’assistenza ai giovani tra i 12 e i 25 anni con disturbi del comportamento alimentare e per supportarne l’assistenza residenziale. Ulteriori 11.913 euro sono poi destinati al programma ‘Esordi psicotici’, che promuove la salute e il benessere delle persone all’esordio psicotico nei Centri di salute mentale.

Il programma per i disturbi specifici dell’apprendimento è invece finanziato con 12.953 euro, in particolare per l’implementazione della diagnosi precoce e del percorso di presa in carico dei pazienti, e riguarda tanto i giovani (6-18 anni), quanto gli adulti. Circa 124mila euro sono riservati complessivamente al ‘Programma regionale integrato per l’assistenza alle persone con disturbi dello spettro autistico’ (sia bambini che adulti). Infine, 8.500 euro circa vanno alla presa in carico delle persone con disabilità intellettive nella fascia 0-17 anni.

“Quaranta milioni di euro dalla Regione per curare e assistere le persone più fragili e rendere possibili diagnosi sempre più precoci – spiega l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini -. Non solo, perché uno degli obiettivi del Piano è quello di costruire, secondo il cosiddetto modello del budget di salute, percorsi personalizzati che mettano al centro il paziente. Parliamo di persone con fragilità diverse, che tante volte riguardano bambini e ragazzi e che abbiamo il dovere di aiutare con tutti gli strumenti, finanziari e di cura, possibili. Confermiamo dunque il nostro impegno”.

(Fonte: https://www.ilrestodelcarlino.it) – (Foto da Tecnicaospedaliera.it)

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