Il suo stile unico tra le borsette di pelle e gli abiti pastello
“Voglio essere famoso come la regina d’Inghilterra”.
Lo disse una volta Andy Warhol riferendosi a Elisabetta II, considerata un personaggio capace di attraversare sette decenni restando un’icona pop riconoscibile a livello globale.
Protagonista nell’arte, a partire proprio dai ritratti realizzati dall’artista americano nel 1985 e basati su una fotografia del 1975 della sovrana ampiamente utilizzata nel suo Giubileo d’argento del 1977, ma anche nel cinema, nella musica e nella moda col suo stile e i suoi outfit assolutamente originali, a partire dagli abiti color pastello.

Ma la regina è stata anche una attrice lei stessa, anzi una Bond Girl: nel cortometraggio del 2012 andato in onda durante la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Londra. Daniel Craig, da perfetto 007, andava a prelevare sua Maestà nella stanza di Buckingham Palace per scortarla fino allo stadio. Lei, abito prezioso color salmone (ha sempre indossato colori sgargianti, si dice anche per essere visibile alle guardie del corpo) e cappellino di piume (uno dei tanti), lo segue in compagnia dei suoi inseparabili cagnolini Corgi, diventati parte immancabile dell’immagine associata alla sovrana.
Anche nell’arte è stata una presenza fissa, dai tanti ritratti ufficiali realizzati da alcuni dei maggiori pittori britannici a una realtà molto più underground, come ad esempio quando Banksy l’ha immaginata su un muro di Bristol con la corona e una saetta rossoblù sul viso, alla maniera di David Bowie in versione Ziggy Stardust. Comunque e ovunque presente, anche nei testi delle canzoni, perfino di quelle criticate e censurate dopo l’uscita, come accadde nel 1977 durante il Giubileo d’argento con ‘God Save the Queen’ del gruppo punk Sex Pistols. Tutto questo ha contribuito a creare un mito destinato a essere ricordato e celebrato per decenni.
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