Si sono concluse in questi giorni a Palazzo Giordani le attività del Laboratorio di urbanistica e pianificazione territoriale iniziate nel novembre scorso, un’esperienza formativa innovativa per i funzionari del Servizio della Provincia ma non solo.
La legge regionale 24/2017 “Disciplina regionale sulla tutela e uso del territorio” ha profondamente modificato la precedente normativa, sia per quello che riguarda i contenuti dei piani territoriali ed urbanistici sia per le loro procedure di approvazione.
Nuove sfide si presentano come responsabilità del nostro sistema territoriale, innanzitutto la necessità di imparare un linguaggio nuovo nell’utilizzo di nuovi strumenti giuridico – amministrativi e pianificatori, non più orientati al consumo di suolo bensì al circuito virtuoso della rigenerazione del tessuto edilizio esistente e all’aumento della resilienza e della qualità ambientale del territorio.
Il laboratorio, avviato in forma sperimentale dal Dirigente del Servizio Pianificazione Territoriale dott. Andrea Ruffini e sviluppato in collaborazione con gli avvocati Annalisa Molinari e Carlo Masi, ha teso a consolidare le professionalità e le competenze dei funzionari del Servizio e allo stesso tempo sperimentare il possibile coinvolgimento, in prospettiva, dei rappresentanti tecnici dei comuni, dei professionisti e in particolare dei proponenti del settore privato.
“E’ ormai fondamentale, quindi non più rinviabile, la condivisione delle regole del gioco con gli enti territoriali e i portatori di interessi, per costruire un linguaggio comune e mettere a disposizione gli strumenti adeguati per lavorare correttamente sul territorio” spiega il Consigliere Delegato alla Pianificazione Territoriale e Ambiente della Provincia Daniele Friggeri
“Per comprendere e i nuovi modelli di sviluppo promossi dalla recente disciplina urbanistica, bisogna imparare un nuovo linguaggio di strategie e obiettivi, oltre al corretto svolgersi delle procedure – sottolinea il dott. Ruffini – Servono qualità progettuale, consapevolezza dei tempi e di quanto necessario per consentire le corrette valutazione degli enti, per garantire omogenee valutazione e il rispetto delle tempistiche procedurali, che spesso sono dilatate da richieste di integrazioni, evitabili con una maggiore consapevolezza e capacità di confronto tra professionisti e proponenti.”
Si è trattato di un laboratorio pratico che ha visto, quale test per una prossima organizzazione dedicata, anche la partecipazione ristretta di alcuni architetti, da tempo impegnati nell’elaborazione dei nuovi piani, e di una rappresentanza del mondo privato. L’Unione Parmense degli Industriali ha infatti dato la disponibilità alla partecipazione di un proprio referente al fine di fornire un feedback dedicato sul possibile interesse ad uno sviluppo formativo per il 2023.
Positivo il commento del Direttore dell’Unione Parmense degli Industriali Cesare Azzali: “L’iniziativa della Provincia di Parma, cui abbiamo aderito assicurando la presenza di una nostra funzionario, ha a nostro giudizio pienamente raggiunto gli obiettivi che si era prefissata e merita sicuramente di essere proseguita ed ampliata consentendo la partecipazione di coloro che potenzialmente hanno maggiore interesse professionale a questi importanti temi della gestione dello sviluppo territoriale”.
(Fonte: Provincia.parma.it)